La resistenza è anche cultura gastronomica
Maltagliati con fagioli... la proposta di Paolo per "Un'Itàlia" Saperesapori.it Archivio comunicati
martedì 26 aprile 2011
lunedì 25 aprile 2011
Morire non si può in Aprile risorgere si deve
Bella ciao http://www.youtube.com/watch?v=55yCQOioTyY&feature=related
Fischia il vento: http://www.youtube.com/watch?v=BZNbGwXsV1U&feature=related
Su in collina http://www.youtube.com/watch?v=iHdt8RIYmts
Quarant'anni http://www.youtube.com/watch?v=f_wYdY5-A0c&feature=related
Aprile http://www.youtube.com/watch?v=9LDeVQrcEpQ
La pianura del 7 fratelli http://www.youtube.com/watch?v=nTt4rUAIY-M&feature=related
Fischia il vento: http://www.youtube.com/watch?v=BZNbGwXsV1U&feature=related
Su in collina http://www.youtube.com/watch?v=iHdt8RIYmts
Quarant'anni http://www.youtube.com/watch?v=f_wYdY5-A0c&feature=related
Aprile http://www.youtube.com/watch?v=9LDeVQrcEpQ
La pianura del 7 fratelli http://www.youtube.com/watch?v=nTt4rUAIY-M&feature=related
sabato 16 aprile 2011
finalmente ho trovato l'elenco dei comandi SP
http://infocenter.sybase.com/help/index.jsp?topic=/com.sybase.infocenter.dc36273.1502/html/sprocs/X50477.htm
http://infocenter.sybase.com/help/index.jsp?topic=/com.sybase.infocenter.dc36273.1502/html/sprocs/X50477.htm
giovedì 14 aprile 2011
martedì 12 aprile 2011
Sapori del territorio: IL PORTALE SAPERESAPORI OSPITA L’ECCELLENZA DELLE ...
Sapori del territorio: IL PORTALE SAPERESAPORI OSPITA L’ECCELLENZA DELLE ...: "Una vetrina delle eccellenze per valorizzare i prodotti legati al territorio, alla sua tradizione e alla sua cultura Il portale SapereSapori..."
lunedì 11 aprile 2011
sabato 9 aprile 2011
Davide Van de Sfroos - Yanez ovvero era meglio quando era peggio??
Ma siamo così cambiati????
http://www.youtube.com/watch?v=XuPPTpFrSsY
Sale scende la marea e riporta la sua spazzatura
un secchio e una ciabatta, una lattina di Red Bull
Sandokan con il mohito il biglietto con l'invito
Sandokan che ha imparato a pilotare le infradito...
e la gente che và al mare solo per dire che c’è stata
che col gettone della sala giochi
il cavallo muove un filo il culo
odore di frittura di pesce e di pizza d’asporto
Kamammuri è da sessant'anni che sta
sul dondolo della pensione...
Yanez di Gomera ti ricordi com’era?
adesso bicicletta e vuvuzela e anche Tremal Naik ha il Suzuki...
Yanez di Gomera ti ricordi di James Brook?
Gioca a carte giù al Bagno Riviera
e hanno detto che è sempre ciuco
stuzzichini, moscardini e una bibita di quattro colori
abbronzati, tatuati sono i pirati venuti da Varese
la pantera, gonna nera, canottiera, cameriera
muove il culo anche senza i gettoni
ma è soltanto per cambiarti il bicchiere
Sandokan sulla spiaggia col costume della Billabong
ha l'artrite e ha il riporto,
parte per Mompracem col pedalò
e i Dayki con appresso la Gazzetta
non hanno tempo per tagliarti la testa
lasciano la spada sotto l’ombrellone e fanno più danni con l’Iphone
Yanez di Gomera l’hai venduta l’altra sera?
più che la Perla di Labuan,
Marianna ora sembra un sasso...
Yanez di Gomera raccontaci ancora com’era…
Ho visto che si è rifatta le tette, ma non ha potuto rifarsi il cuore
la sirena è incazzata perché non può giocare a calcio
polenta e cuba libre per i granchi in processione
comincia l’happy hour, la tigre di malesia
finisce all'osteria col riso in bianco e la magnesia
ustionati, pirati senza protezione,
barracudas con i ray ban che giocano a ping pong
Sandokan che urla dentro in pizzeria...
urla e canta Romagna Mia...
Yanez di Gomera ti ricordi com'era?
adesso bicicletta e vuvuzela e anche Tremal Naik ha il Suzuki...
Yanez di Gomera ti ricordi del colonnello Fitzgerald?
l’ho visto sulla corriera che andava a Rimini per vedere i delfini
http://www.youtube.com/watch?v=XuPPTpFrSsY
Sale scende la marea e riporta la sua spazzatura
un secchio e una ciabatta, una lattina di Red Bull
Sandokan con il mohito il biglietto con l'invito
Sandokan che ha imparato a pilotare le infradito...
e la gente che và al mare solo per dire che c’è stata
che col gettone della sala giochi
il cavallo muove un filo il culo
odore di frittura di pesce e di pizza d’asporto
Kamammuri è da sessant'anni che sta
sul dondolo della pensione...
Yanez di Gomera ti ricordi com’era?
adesso bicicletta e vuvuzela e anche Tremal Naik ha il Suzuki...
Yanez di Gomera ti ricordi di James Brook?
Gioca a carte giù al Bagno Riviera
e hanno detto che è sempre ciuco
stuzzichini, moscardini e una bibita di quattro colori
abbronzati, tatuati sono i pirati venuti da Varese
la pantera, gonna nera, canottiera, cameriera
muove il culo anche senza i gettoni
ma è soltanto per cambiarti il bicchiere
Sandokan sulla spiaggia col costume della Billabong
ha l'artrite e ha il riporto,
parte per Mompracem col pedalò
e i Dayki con appresso la Gazzetta
non hanno tempo per tagliarti la testa
lasciano la spada sotto l’ombrellone e fanno più danni con l’Iphone
Yanez di Gomera l’hai venduta l’altra sera?
più che la Perla di Labuan,
Marianna ora sembra un sasso...
Yanez di Gomera raccontaci ancora com’era…
Ho visto che si è rifatta le tette, ma non ha potuto rifarsi il cuore
la sirena è incazzata perché non può giocare a calcio
polenta e cuba libre per i granchi in processione
comincia l’happy hour, la tigre di malesia
finisce all'osteria col riso in bianco e la magnesia
ustionati, pirati senza protezione,
barracudas con i ray ban che giocano a ping pong
Sandokan che urla dentro in pizzeria...
urla e canta Romagna Mia...
Yanez di Gomera ti ricordi com'era?
adesso bicicletta e vuvuzela e anche Tremal Naik ha il Suzuki...
Yanez di Gomera ti ricordi del colonnello Fitzgerald?
l’ho visto sulla corriera che andava a Rimini per vedere i delfini
Davide van de Sfroos - Ninna nanna del contrabbandiere
http://www.youtube.com/watch?v=3rNdXhlPI2g
Ninna Nanna, dormi figliolo,
tuo papà ha un sacco in spalla
e si arrampica nella notte.
Prega la luna di non farlo prendere,
prega la stella di guardare dove va,
prega il sentiero di portarmelo a casa
Ninna nanna, ninna oh
Ninna Nanna, dormi figliolo
tuo padre ha un sacco in spalla
che è pieno di tante cose:
ha dentro il suo coraggio
ha dentro la sua paura
e le parole che non può dire
Ninna Nanna, ninna oh
Ninna Nanna, dormi figliolo
che sogni un sacco in spalla
per arrampicarti dietro a tuo padre
in questa vita che viviamo di frodo
in questa vita che sognamo di frodo
in questa notte che preghiamo di frodo
Prega il Signore a bassa voce
Con al sua bricolla a forma di croce
Ninna Nanna, dormi figliolo,
tuo papà ha un sacco in spalla
e si arrampica nella notte.
Prega la luna di non farlo prendere,
prega la stella di guardare dove va,
prega il sentiero di portarmelo a casa
Ninna nanna, ninna oh
Ninna Nanna, dormi figliolo
tuo padre ha un sacco in spalla
che è pieno di tante cose:
ha dentro il suo coraggio
ha dentro la sua paura
e le parole che non può dire
Ninna Nanna, ninna oh
Ninna Nanna, dormi figliolo
che sogni un sacco in spalla
per arrampicarti dietro a tuo padre
in questa vita che viviamo di frodo
in questa vita che sognamo di frodo
in questa notte che preghiamo di frodo
Prega il Signore a bassa voce
Con al sua bricolla a forma di croce
Roberto Vecchioni e Teresa De Sio - Il violinista sul tetto
http://www.youtube.com/watch?v=-uGGLOyEWjg&feature=fvw
Io da grande partirò soldato
con la giacca nuova e col fucile,
con la giacca che tu m’hai cucito
servirò la patria, a costo di morire.
Mamma, oppure no, farò il pompiere
che si getta impavido nel fuoco,
salverò la vita del mio amore,
brucerà il mio cuore di ben altro fuoco.
Mamma dammi centomila lire
che domani parto, vado a ddà il pompiere
mamma dammi centomila lire
che domani voglio fare il bersagliere.
Ecco qua le centomila lire
per l’eroico piccolo pompiere,
ecco qua le centomila lire
per le piume al vento
del mio bersagliere,
ecco qua le centomila lire
te le darò quando ti vedrò partire.
Mamma, sento che sarò poeta,
già mi vedo scrivere “Alla luna”,
“L’infinito”, “A Silvia”, la vicina
che è la nipotina della sora Bruna,
o mi faccio frate confessore,
pè sentì i peccati della gente,
soprattutto quelle delle suore
che se fanno fare, ma non se sà niente.
Mamma dammi centomila lire
che mi fo poeta pè ccantà l’amore,
mamma dammi centomila lire
che sarò domani frate confessore.
Figlio figlio che tu sia poeta,
o soldato o frate confessore,
o il pompiere che non teme niente,
se ne accorgeranno tutta quela gente:
dormi adesso ninno, nella sera
tu sarai l’orgoglio d’ogni tuo parente.
Mi dicevo quando sarò grande
sceglierò tra vivere e capire,
se dovrò cambiare le mutande
se dovrò restare, se dovrò partire:
mamma sono diventato uomo,
e mi hai dato centomila lire,
ma non sò né frate, né pompiere
nianca sò poeta, nianca bersagliere.
Sai dov’è finito il tuo bambino?
solo sopra il tetto a sonà il violino,
a sonà il violino sopra il tetto
con un muro bianco proprio dirimpetto.
Figlio, figlio, se nessuno ascolta,
la tua mamma ti farà una torta,
sono sona figlio tutta notte,
non ti disperare, tanto che ce fotte?
Mamma, mamma, forse il mio destino
era lì sul tetto a sonà il violino,
che mme frega se nessuno sente,
tanto non lo suono mica per la gente.
Sona, sona, figlio, figlio bello
mamma tua ti porta il limoncello,
e ti porta pane e pecorino
se ti viene fame prima del mattino.
Mamma, mamma, questo è il mio destino
stare sopra il tetto a sonà il violino,
dillo a babbo, dillo alle sorelle
se nessuno sente, sòno per le stelle;
dillo a babbo, dillo alle sorelle
sòno per me solo, sòno per le stelle.
con la giacca nuova e col fucile,
con la giacca che tu m’hai cucito
servirò la patria, a costo di morire.
Mamma, oppure no, farò il pompiere
che si getta impavido nel fuoco,
salverò la vita del mio amore,
brucerà il mio cuore di ben altro fuoco.
Mamma dammi centomila lire
che domani parto, vado a ddà il pompiere
mamma dammi centomila lire
che domani voglio fare il bersagliere.
Ecco qua le centomila lire
per l’eroico piccolo pompiere,
ecco qua le centomila lire
per le piume al vento
del mio bersagliere,
ecco qua le centomila lire
te le darò quando ti vedrò partire.
Mamma, sento che sarò poeta,
già mi vedo scrivere “Alla luna”,
“L’infinito”, “A Silvia”, la vicina
che è la nipotina della sora Bruna,
o mi faccio frate confessore,
pè sentì i peccati della gente,
soprattutto quelle delle suore
che se fanno fare, ma non se sà niente.
Mamma dammi centomila lire
che mi fo poeta pè ccantà l’amore,
mamma dammi centomila lire
che sarò domani frate confessore.
Figlio figlio che tu sia poeta,
o soldato o frate confessore,
o il pompiere che non teme niente,
se ne accorgeranno tutta quela gente:
dormi adesso ninno, nella sera
tu sarai l’orgoglio d’ogni tuo parente.
Mi dicevo quando sarò grande
sceglierò tra vivere e capire,
se dovrò cambiare le mutande
se dovrò restare, se dovrò partire:
mamma sono diventato uomo,
e mi hai dato centomila lire,
ma non sò né frate, né pompiere
nianca sò poeta, nianca bersagliere.
Sai dov’è finito il tuo bambino?
solo sopra il tetto a sonà il violino,
a sonà il violino sopra il tetto
con un muro bianco proprio dirimpetto.
Figlio, figlio, se nessuno ascolta,
la tua mamma ti farà una torta,
sono sona figlio tutta notte,
non ti disperare, tanto che ce fotte?
Mamma, mamma, forse il mio destino
era lì sul tetto a sonà il violino,
che mme frega se nessuno sente,
tanto non lo suono mica per la gente.
Sona, sona, figlio, figlio bello
mamma tua ti porta il limoncello,
e ti porta pane e pecorino
se ti viene fame prima del mattino.
Mamma, mamma, questo è il mio destino
stare sopra il tetto a sonà il violino,
dillo a babbo, dillo alle sorelle
se nessuno sente, sòno per le stelle;
dillo a babbo, dillo alle sorelle
sòno per me solo, sòno per le stelle.
venerdì 8 aprile 2011
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