sabato 25 gennaio 2025

O Lost


..un sasso, una foglia, una porta nascosta; di un sasso, una foglia, una porta. E di tutti i volti dimenticati.

Nudi e soli siamo venuti in esilio. Nel suo oscuro grembo non conoscemmo il volto di nostra madre, dalla prigione della sua carne siamo giunti all'indescrivibile, indicibile prigione di questa terra. Chi di noi ha conosciuto il fratello? Chi ha guardato nel cuore del padre? Chi non è rimasto per sempre prigioniero? Chi non è per sempre solo e straniero? O immane desolazione, persi nei torridi labirinti, tra le stelle lucenti su questo tizzone esausto e spento, persi! Muti cerchiamo la grande lingua dimenticata, la strada perduta per il cielo, un sasso, una foglia, una porta nascosta. Dove? Quando? Perduto spirito, pianto dal vento, torna ancora.

Thomas Wolfe - O Lost

venerdì 15 novembre 2024

Le migliori frasi dei "promessi sposi" (secondo me)

 


‘Or bene,’ gli disse il bravo all’orecchio, ma in tono solenne di comando, ‘questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai. ’

 ‘Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante. ’

 ‘È uno de’ vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi. ’

 ‘All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle. ’

 ‘Que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi. ’

 
‘Con l’idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n’aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care. ’

 

‘Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l’erbe del prato.

domenica 2 giugno 2024

IF




Se riuscirai a mantenere la calma quando tutti intorno a te

la perdono, e te ne fanno una colpa.

Se riuscirai a avere fiducia in te quando tutti ne dubitano,

ma anche a tener conto del dubbio.

Se riuscirai ad aspettare senza stancarti di aspettare,

O essendo calunniato, non rispondere con la calunnia,

O essendo odiato a non lasciarti prendere dall'odio,

Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;



Se riuscirai a sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;

Se riuscirai a pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,

Se riuscirai a confrontarti con Trionfo e Rovina

E trattare allo stesso modo questi due impostori.

Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto

distorta dai furfanti per ingannare gli sciocchi,

o a vedere le cose per cui hai dato la vita, distrutte,

e piegarti a ricostruirle con strumenti ormai logori.



Se riuscirai a fare un solo mucchio di tutte le tue fortune

e rischiarle in un colpo solo a testa e croce,

e perdere, e ricominciare di nuovo dal principio

senza mai far parola della tua perdita.

Se riuscirai a costringere cuore, nervi e tendini

a servire il tuo traguardo quando sono da tempo sfiniti,

E a tenere duro quando in te non resta altro

se non la Volontà che dice loro: "Tenete duro!"


Se riuscirai a parlare alla folla e a conservare la tua virtù,

O passeggiare con i Re, senza perdere il senso comune,

Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,

Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.

Se riuscirai a riempire l’inesorabile minuto

Con un istante del valore di sessanta secondi,

Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,

E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!




giovedì 28 marzo 2024

ER MEJJO E ER PEGGIO

 


Statene a ssentí bbene: È mmejjo ar monno
Perde ner faticà cquadrini e ppeggno,
Tirà lo schioppo e mmai nun cojje a sseggno,
Méttese a ggalla e ccalà ssempre a ffonno.


È mmejjo lavorà ssenza un ordeggno,
Tené un turaccio quadro e un búscio tonno,
Ggiucà pp’ er prim’ estratto e usscí er ziconno,
Avé ccortel de scera e ppan de leggno.


È mmejjo d’annà a lletto quann’hai fame,
Maggnà er presciutto pe smorzà la sete,
Cuscinà in batterie cor verderame.


È mmejjo sbatte er muso a le colonne,
Dormí cco un frate e lliticà cco un prete
Che innamorasse de vojantre donne.

Giuseppe Gioachino Belli

martedì 5 settembre 2023

Poesia

 Apri adagio il palmo della tua mano

vi troverai il trepido addio della mia solitudine: due occhi di pietra che piangono il buio

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Fra le mie palme languivo fiore di malinconia Io vivo nella notte che non sa finire Lontano I treni mi porteranno là dove la sera uscirai tu, tra poco , ancora un poco... Mi adagio frastornata sul cuscino della tua voce serena Mi comprimo di silenzio Vorrei custodirti in una cripta di sole Ogni tuo respiro regala al mio cuore attimi di eternità

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Come azzurro d' incanto tra nubi che si lasciano,

come rosso di rosa sulla grigia zolla,

come canto d' usignolo nei silenzi della notte,

come profumo di prato tra i cementi cittadini,

come gesto d' amore,

come vento di primavera tra rovi inariditi,

ti penso, ti vedo ... ti amo





sabato 11 febbraio 2023

C'è ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell'errore.

 
Questa è una canzone ("La citta vecchia") che risale al 1962, dove dimostro di avere sempre avuto, sia da giovane che da anziano, pochissime idee ma in compenso fisse. Nel senso che in questa canzone esprimo quello che ho sempre pensato: che ci sia ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell'errore. Anche perché non sono ancora riuscito a capire bene, malgrado i miei cinquantotto anni, cosa esattamente sia la virtù e cosa esattamente sia l'errore, perché basta spostarci di latitudine e vediamo come i valori diventano disvalori e viceversa. Non parliamo poi dello spostarci nel tempo: c'erano morali, nel Medioevo, nel Rinascimento, che oggi non sono più assolutamente riconosciute. Oggi noi ci lamentiamo: vedo che c'è un gran tormento sulla perdita dei valori. Bisogna aspettare di storicizzarli. Io penso che non è che i giovani d'oggi non abbiano valori; hanno sicuramente dei valori che noi non siamo ancora riusciti a capir bene, perché siamo troppo affezionati ai nostri.


De Andre

sabato 12 novembre 2022

Quando pensi di aver sbagliato....ci sono 10 frasi dalle quali trarre spunto...

 

Una persona che non ha mai commesso un errore non ha mai provato nulla di nuovo…(Albert Einstein)

La vita è ciò che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti…(John Lennon)

Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora,abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite…”  (Mark Twain)

Non si può mai attraversare l’oceano se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva…(Cristoforo Colombo)

Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato, ma ogni giorno è fortunato per chi sa darsi da fare…”  (Buddha)

Il miglior momento per piantare un albero era vent’anni fa; il secondo miglior momento è ora…(Proverbio cinese)

L’unica persona che sei destinato a diventare è la persona che decidi di essere…(Ralph Waldo Emerson)

La vita è il 10% ciò che ti accade e x il 90% come tu reagisci alle cose che ti accadono…(John Maxwell)

Se una voce dentro di te continua a ripeterti “non sarai mai in grado di dipingere”, allora dedicati alla pittura con tutto te stesso, e vedrai che quella voce sarà messa a tacere…(Vincent Van Gogh)

Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro…(Bob Dylan)