‘Or bene,’ gli disse il bravo all’orecchio, ma in tono solenne di comando, ‘questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai. ’
‘Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante. ’
‘È uno de’ vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi. ’
‘All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle. ’
‘Que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi. ’
‘Con l’idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n’aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care. ’
‘Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l’erbe del prato.
Nessun commento:
Posta un commento